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Progetto Sclavanie Foto: Davide Degano

Malghe di Porzûs

Le malghe sono oggi note per l'eccidio di cui sono state cornice il 7 febbraio 1945, il quale rappresenta il più controverso scontro interno alla Resistenza italiana durante il secondo conflitto mondiale.

Nel 1945 alcuni partigiani comunisti appartenenti ai GAP si diresse verso il comando del Gruppo delle Brigate Est della Divisione partigiana Osoppo, situato in località Topli Uork presso le malghe di Porzûs.

I gappisti accusavano la Osoppo di dimostrare ostilità verso la collaborazione con i partigiani jugoslavi, di non redistribuire agli altri gruppi partigiani le armi fornite loro dagli angloamericani, e di essere in trattative con la 10ª Flottiglia MAS e del Reggimento alpini "Tagliamento", appartenenti alla Repubblica Sociale Italiana, con lo scopo di impedire l'annessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia.

Stando alle direttive del Comando generale del Corpo volontari della libertà del Nord Italia, infatti, qualsiasi patto stipulato con i soldati della Repubblica Sociale Italiana andava trattato come tradimento che, in quanto tale, andava punito con la morte per fucilazione. Nessun contatto della Osoppo con i fascisti e la 10ª Flottiglia MAS, tuttavia, sembrerebbe essersi concluso con un accordo.

Il casus belli per i GAP sembrerebbe essere stato il rifugio offerto dalla Osoppo a Elda Turchetti, accusata dagli inglesi di spionaggio a favore dei tedeschi e dichiarata innocente da un processo effettuato dalla stessa Osoppo 6 giorni prima dell’eccidio. Ad essere immediatamente fucilati furono in 5, tra cui la stessa Elda Turchetti e Francesco de Gregori, zio dell’omonimo cantautore romano. Soltanto uno, seppur ferito, riuscì a fuggire.

Altri 16 (tra cui Guido Pasolini, fratello di Pier Paolo Pasolini) furono imprigionati e, in seguito a processi sommari, vennero anch’essi fucilati. Soltanto due vennero assolti e passarono nei GAP.

Fonte: www.porzus.it